Cetara ritrova la sua torre: dopo il restauro un museo civico ARCHIVIO di E'costiera Scritto lunedì, 28 Marzo, 2011 06:14 Ultimo aggiornamento domenica, 28 Maggio, 2017 16:00 In Costiera amalfitana quella di Cetara sarà l’unica torre di avvistamento (includendo quella di Conca dei Marini) ad avere un ruolo pubblico. Dopo il restauro che ha riportato in luce la sua antica bellezza, la torre di guardia verrà inaugurata giovedì 31 marzo, alle ore 17,30. Un momento importante per la cittadina e per l’intero territorio che si riappropria di un bene che potrà portare nuovo sviluppo con la creazione di un museo civico, dove troveranno posto lavori di Mario Carotenuto, Isabella Greco, Cosimo Sorvillo, Bartolo Savo eUgo Marano, sotto la direzione del critico Massimo Bignardi. Il restauro è costato oltre 1 milione di euro ed è stato eseguito sotto la direzione della Soprintendenza di Salerno con la direzione dell’architetto Massimo Mattei e realizzato dalla PMS Costruzioni Generali di Napoli. Alla cerimonia di inaugurazione prenderanno parte Massimo Bignardi, l’artista Ugo Marano, l’architetto Lorenzo Santoro della soprintendenza BAP di Salerno, uno degli autori del volume di studio sulle torri (Le torri costiere del Principato Citra) e Massimo Mattei, progettista e direttore dei lavori. L’inaugurazione sarà anche l’occasione per ufficializzare il conferimento della cittadinanza onoraria al giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, per il suo volume sulla gastronomia di Cetara e all’artista romano Georges de Canino, amante del paese costiero a cui ha dedicato alcuni anni fa un’intera raccolta di liriche. Durante questo momento sarà possibile visitare la torre (con accesso regolamentato per gruppi) fino a tarda serata (e poi nei giorni successivi) mentre l’antico maniero sarà animato da musicisti, attori e mimi. Soddisfatto il sindaco Secondo Squizzato che ora si appresta anche ad una nuova campagna elettorale, visto che è in scadenza il suo mandato: “Si apre un percorso di valorizzazione dell’antica torre di guardia destinata ad accogliere il museo civico, con caratteristiche moderne – ha dichiarato Squizzato – per trasformarla in un piccolo, ma prezioso scrigno della nostra identità locale, per i diversi profili, artistici, economici, delle tradizioni, della gastronomia di Cetara. Abbiamo affidato a Massimo Bignardi il coordinamento di questo progetto, pronto a partire, i cui dettagli saranno illustrati durante la cerimonia di inaugurazione”. Ma quale sarà il percorso artistico e storico di questo museo civico? “Dar vita ad un museo a Cetara – spiega Massimo Bignardi – significa avviare una nuova traccia di un progetto, aderente in particolare al domani della comunità, vuol dire in pratica disegnare le linee di sviluppo sociale e culturale. La necessità è allora quella di dar vita ad un vettore immaginativo dotato, al contempo della capacità di rendere palese l’identità della comunità, dunque la sua economia con i suoi luoghi, i suoi riti, il suo immaginario culturale, e della disponibilità e duttilità ad articolarsi nel territorio, tessendo, in senso armonico 360 giorni l’anno, una fitta rete di relazioni ed eventi non solo destinati al richiamo turistico ma, e soprattutto, rivolti alla comunità locale, a chi vive la realtà del territorio. E l’antica Torre vicereale ha tutte le caratteristiche per poter svolgere questo ruolo”.