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Augusta, tocca a Rosellina Greco: Coco lascia giunta e Forza italia

AUGUSTA – Forza italia ha un nuovo riferimento per la giunta Giuseppe Di Mare. Si tratta della geometra Rosellina Greco, designata dal coordinamento di Augusta già lo scorso aprile, ma arrivata in dirittura d’arrivo solo il 30 maggio. Quando l’assessora Valeria Coco ha presentato le dimissioni, in aperta polemica col coordinatore forzista Paolo Amato. Una rinuncia carica di rancore anche con la segreteria provinciale, che peraltro l’aveva difesa quando il dirigente augustano aveva cercato di forzare l’addio a mezzo stampa. Dalle accuse al vetriolo non ha risparmiato nemmeno il deputato regionale Riccardo Gennuso, accusato di distribuire “medaglie di cartone”. L’assessora con delega alla natia Brucoli molla la poltrona dopo quasi due anni, lasciando spazio a una professionista da sempre vicina ad Amato. La bozza di delibera con la nomina della sostituta sarebbe già pronta a essere firmata, per essere diffusa appena si abbassa la temperatura delle polemiche. Coco infatti non lascia in punta di piedi. Il referente di Fi nella zona Nord è accusato di “essere distratto da obiettivi personali”, e di aver ispirato “articoli offensivi e denigratori”. La manager brucolana, in nota inviata a tutte le altre testate locali, fa inoltre sapere che non intende affatto mettersi da parte. Invece, si “sentirà libera di interloquire con chi rispecchia il mio sentire”. Parole che molti leggono come un prossimo avvicinamento a Fratelli d’italia, ormai nel pieno controllo del sindaco sul piano locale. Amato però non commenta le accuse, né le indiscrezioni su una regia Di Mare dietro quel comunicato così politicamente pesante.

Amato non commenta le accuse dell’ex assessora di pagare la sua correttezza con Di Mare.

Valeria Coco giura da assessora del sindaco Giuseppe Di Mare.
copertina: Rosellina Greco (foto Facebook).

Il silenzio dell’ex consigliere provinciale con tutta la stampa che l’ha contattato, inusuale per un politico di lunghissimo corso, tuttavia non sorprende. Perde infatti, nel peggiore modo possibile, un pezzo che ha sempre ritenuto pregiato. Anche se in compenso sblocca un’impasse che ha pesantemente condizionato il radicamento territoriale di Fi alla vigilia delle comunali 2026. Neanche troppo velatamente, da tempo il partito accusava la manager brucolana di fare politica a sé, appiattendosi sulle posizioni del sindaco Fdi. Il punto di rottura sarebbe iniziato con l’approvazione della più controversa lottizzazione sul golfo di Brucoli, che il gruppo consiliare di riferimento avrebbe appreso direttamente dall’albo pretorio. La frattura si è via via allargata quando è finito sui giornali il nome del sostituto prescelto, Alessandro Ambrosio, consulente del Comune per le Zes. Il no arrivato dal primo cittadino ad alterare le quote rosa, non ha fatto desistere i berlusconiani a chiedere la testa di Coco. Perché di questo si trattava – nonostante l’abbiano voluta indorare con un “avvicendamento programmato” già quando sono entrati in maggioranza – visto che Di Mare ha sempre manifestato fiducia e apprezzamento nella loro rappresentante forzista. “Mi sono più volte confrontata con il sindaco e i colleghi della giunta comunale, senza mai perdere di vista i principi della correttezza e del rispetto per chi ha un’opinione diversa”, puntualizza la nota di Coco.

Coco: Forza italia una barca che affonda per colpa di dirigenti vecchi e Gennuso fa solo promesse.

Coco fra Riccardo Gennuso e Corrado Bonfanti, secondo da sinistra Paolo Amato col figlio consigliere Corrado.

La dimissionaria polemizza sulla maliziosa lettura del suo modus operandi fatta nel partito:“Il fatto di avere trovato soluzioni comuni è stato visto come un essere accomodante da chi rappresenta Fi a livello comunale”. L’ex assessora se la prende anche con Gennuso, sostanzialmente colpevole di non aver rotto l’asse con Amato per difenderla sulla poltrona. L’onorevole di Rosolini avrebbe mostrato “una disparità di considerazione in merito agli strumenti messi a disposizione dal governo regionale. Finanziamenti che nella zona Sud sarebbero regolarmente arrivati, mentre nella zona Nord “alle parole fino ad oggi non sono seguiti i fatti, e francamente ritengo mortificante trovare delle giustificazioni per comportamenti che considerano i nostri territori non meritevoli di attenzione”. Secondo Coco, Forza italia è una barca che in città sta affondando per colpa dei suoi dirigenti locali. “Ancorati a un modo di fare politica superato, che non mi appartiene e che soprattutto non è aggregante, prova è l’esigenza dichiarata sulla stampa di unirsi con altre forze politiche per partecipare alle prossime competizioni elettorali”. In realtà, l’intesa strategica con la Lega e col Nuovo patto per augusta di Pippo Gulino è al momento solo nella fase preliminare. Se sarà lista unica o federazione di liste dipenderà anche dai competitors interni alla coalizione di centrodestra schierata per il bis Di Mare. Che oggi ha così tanti sostenitori sulla “Carta”, da far sospettare qualche colpo gobbo in gestazione. 

Autore

Massimo Ciccarello
Giornalista professionista

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