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Positano, meta di artisti

Ultimo aggiornamento venerdì, 6 Dicembre, 2019   22:40

John Steinbeck, famoso scrittore statunitense, descrisse Positano in un articolo apparso su “Harper’s Bazaar” nel 1953 come “posto di sogno che non è mai del tutto reale finchè ci stai e che diventa animatamente vivo quando te ne sei andato. Le sue case sono costruite su una collina così ripida che sarebbe un precipizio se non ci fossero state intagliate delle scale. Io credo che le fondamenta delle case, di solito verticali, a Positano siano orizzontali. Il piccolo golfo sinuoso dall’acqua incredibilmente azzurra e verde bagna lievemente una spiaggia di piccoli ciottoli (…)“.

In questa particolare descrizione vi è tutta racchiusa la peculiare caratteristica di Positano, meta ideale per anni di pittori, letterati, musicisti.

Antico borgo marinaro, è uno degli insediamenti più antichi della Costiera Amalfitana. Sono tuttora visibili i resti di un’antica villa romana del I secolo d.C. appartenente al ricco liberto Posides Spado, dal quale deriverebbe, secondo la moderna storiografia, il toponimo Positano.

Questo “angolo di paradiso” così descritto da molti, lo è stato innanzitutto per i pittori: il napoletano Caprile, il tedesco Richard Oelze, Picasso, Carrà; meta di scrittori come Siegfried Kracauer, John Steinbeck, Corrado Alvaro, Dino Buzzati, Alberto Moravia, per non parlare poi, di quel gruppo di profughi tedeschi, che dal 1939 al 1945 si rifugiarono a Positano per sfuggire alla tirannide nazista, dallo scrittore Stefan Andres, Armin Wegner, Martin Wolff, al pittore russo Ivan Zagaruiko, (solo per citarne alcuni).

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Questi artisti , con le loro opere, ricche di colori, di umanità che solo la gente di questi luoghi era in grado di emanare, hanno contribuito a modificare la storia, quella piccola e silenziosa di una costa al riparo dagli eventi del tempo. Con il trascorrere del tempo, Positano non ha mai perso il suo charme e da luogo di “rifugio” è diventato centro turistico tra i più attraenti della Costiera Amalfitana.

Boutique coloratissime ( che hanno fatto la fortuna della “moda positanese“), ritrovi, alberghi e locali all’aperto, attirano sempre numerosissimi turisti da tutto il mondo.
Da visitare:
Chiesa di S.Maria Assunta: tra le case cubiche, in piazza Flavio Gioia si innalza la Chiesa dedicata all’Assunta, con la grande cupola maiolicata a mosaico. L’interno conserva altari in marmi policromi.

Isola de “Li Galli”: nel mare a largo di Positano, i tre scogli detti “Li Galli” furono per gli antichi le “Sirenusae”, le isole delle Sirene, delle creature che con il loro canto ammaliavano i marinai e li perdevano. Furono spesso frequentate da Tiberio. Anche se l’isola è diventata “proprietà privata”, vale la pena farci un giro in barca.

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