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Costiera amalfitana: ad Amalfi confronto tra Istituzioni e operatori

Ultimo aggiornamento sabato, 1 Aprile, 2017   19:52

Contro la frammentazione e la divisione, scende in campo il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, che da quarantanni è l’ente di riferimento per tutta la Costiera amalfitana in ambito di studi e ricerche storiche. E così chiama a raccolta un po’ tutti: dagli amministratori comunali agli ambientalisti, dagli studiosi ai contadini. Saranno tre giorni intensi di seminario di studi sui “Valori e risorse del territorio amalfitano nel XXI secolo tra degrado e recupero. Paesaggio, agricoltura, biodiversità e turismo strategie gestionali sostenibili e integrate – Istituzioni e operatori a confronto”, che si svolgeranno presso la Biblioteca Comunale, la Sala delle Vele dell’Hotel la Bussola e l’Arsenale della Repubblica di Amalfi dal 10 al 12 dicembre 2015.

Lo scopo principale, come ha scritto nell’invito il presidente Giuseppe Cobalto, è quindi quello di unire le forze presenti in Costiera amalfitana e “fare in modo da non navigare più a vista e senza rotta nel nostro frammentatissimo arcipelago di Enti Locali, Distretti, Scuola, Associazioni di categoria, Istituzioni culturali e iniziative private”. Il programma, diviso in ben cinque sessioni, tratterà di Paesaggio, beni culturali e turismo; Valori e risorse dell’agricoltura; Programmazione per il territorio; Recupero biodiversità rurali e produzioni locali; Salvaguardia ambientale e turismo.

Oltre ad interventi di professori universitari, amministratori locali, ambientalisti ed esperti, ci saranno momenti dove si scenderà nello specifico di alcuni settori come “Il recupero della biodiversità rurale” con il pomodoro Re Umberto, noto anche come Fiascone, recuperato dall’oblìo dopo più di 100 anni dai contadini di Tramonti, grazie ad un progetto di crowdfunding dell’associazione Acarbio (11 dicembre, ore 15,30 Sala delle Vele, Hotel La Bussola); e l’esempio di tutti coloro che ancora oggi con abnegazione curano i terrazzamenti con la presentazione del volume fotografico di Flavia Amabile (12 dicembre, ore 17,30, Arsenale della Repubblica di Amalfi).

Tanti i temi che affronteranno i partecipanti, spesse volte “protagonisti” di scelte e attività che incidono sull’intera area, fragile idrogeologicamente e ricca di contenuti culturali e ambientali.

Spesse volte però il frammentarismo è causa di disorganizzazione e di mancanza di coordinamento, e così il Centro di Cultura e Storia Amalfitana, che da quarantanni è impegnato in ricerche e studi identitari sui beni culturali e le risorse del territorio, tenterà a più riprese di stimolare il confronto pubblico in vista di una futura cooperazione, indispensabile a partire dal prossimo 2016, anno in cui nel mese di ottobre si svolgerà il III World Meeting on Terraced Landscapes: choosing the future, evento che vedrà protagonista il “paesaggio terrazzato” e dove la Costiera amalfitana avrà un suo ruolo.

Purtroppo però sono tanti i segnali che preoccupano: l’abbandono dei terrazzamenti e la crisi dell’economia agricola, gli incendi che progressivamente divorano il paesaggio Patrimonio Unesco, il dissesto idrogeologico conseguente, il tarlo della deturpazione edilizio-speculativa, la compromessa eco-sostenibilità del turismo, lo squilibrio delle opportunità economiche tra fascia costiera e aree collinari e montane. Il monito e la speranza è quindi quello di” non limitarsi a continuare nel mero sfruttamento delle rendite sulla spinta del vento buono dei nostri retaggi storici, naturali e culturali. La storia della Costa di Amalfi, con le sue cicliche e altalenanti decadenze e riprese, insegna che i venti sono mutevoli e che imparare a governarli è di vitale importanza per il domani di una comunità oggi abbagliata da miraggi di perenne e garantita floridezza”. Occorre quindi cambiare rotta, prima che sia troppo tardi.

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Parteciperanno al Seminario di Studi: Daniele Milano (sindaco di Amalfi), Ermelinda Di Lieto (vice presidente Centro di Cultura e Storia Amalfitana), Giuseppe Fiengo (II Università Federico II), Giuseppe Gargano (storico Centro di Cultura e Storia Amalfitana), Maria Russo (II Università di Napoli), Paolo Vuillemieur (Promotore pubblico Area Costiera C.P. Distretti Rurali), Raffaele Ferraioli (sindaco di Furore), Matteo Dario Paolucci (Istituto Universitario di Architettura di Venezia), Ferdinando Della Rocca, Grazia Talone (C.A.I – Sezione Cava de’Tirreni), Gioacchino Di Martino (Coordinamento Associazioni Costiera amalfitana), Maria Rosaria Sannino (C.P. Club Unesco Amalfi), Secondo Squizzato (Presidente Conferenza Sindaci Costiera amalfitana), Giovanni Camelia (Centro di Cultura e Storia Amalfitana), Vincenzo Sebastiano (Italia Nostra), Antonello Migliozzi, Riccardo Motti (Università di Napoli Federico II Facoltà Agraria), Anna Pina Arcaro (C.P. Distretti Rurali Agroalimentari di Qualità e di Filiera per le Aree Interne e Protette), Andrea Ferraioli (Associazione Distretto Turistico Costa d’Amalfi), Elena De Marco (dottore agronomo), Rosa Pepe (Crea-Ort Pontecagnano), Marisa Di Matteo (Università di Salerno), Vincenzo Sannino (Associazione Acarbio), Luigi Di Ruocco (Docente “Pantaleone Comite” di Maiori), Raffaella Di Leo (Italia Nostra), Susy Camera D’Afflitto (Fai), Annunziata Berrino (Università Federico II), Marco Aceto (Amalfi Lemon Trading), Secondo Amalfitano (Segretario Generale Fondazione Ravello), Matteo Bottone (vice sindaco Amalfi), Antonietta Amatruda (assessore agricoltura Comune di Amalfi), Riccardo Gallo (Università Sapienza di Roma), Giuseppe Guida (Presidente Parco Regionale dei Monti Lattari), Luigi Mansi (Presidente Comunità Montana Monti Lattari), Corrado Marginangelo (collaboratore Ministero Politiche Agricole), Sebastiano Maffettone (Presidente Fondazione Ravello), Flavia Amabile (autrice “I contadini volanti”).

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